Terapia Integrata della Sindrome del Colon Irritabile

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Terapia Integrata della Sindrome del Colon Irritabile

 

Possiamo definire la Sindrome del Colon Irritabile un insieme di segni e di sintomi che caratterizzano un disordine funzionale dell’apparato gastrointestinale.

Il sintomo più frequente è il dolore addominale associato ad alterazioni della frequenza dell’alvo e della consistenza delle feci.

Tipica è l’alternanza tra stitichezza e diarrea nello stesso paziente ma esistono forme a prevalenza diarroica e forme con alvo prevalentemente stitico.

Il più delle volte il decorso di queste forme cliniche è definito relapsing-remitting, cioè con periodi di benessere o con sintomi più contenuti e periodi in cui la sintomatologia si aggrava, a volte spontaneamente a volte in seguito a situazioni di stress.

Metto l’accento sul termine funzionale che definisce un comportamento anomalo del tratto gastrointestinale senza alcuna evidenza di un danno anatomico agli organi o alla mucosa che li riveste.

Queste forme vanno infatti distinte con attenzione da altre patologie intestinali che possono avere una sintomatologia simile ma che appartengono al gruppo delle Malattie infiammatorie Intestinali (rettocolite ulcerosa e Morbo di Chron) nelle quali è presente una importante alterazione anatomica della mucosa in senso infiammatorio e che prevedono un approccio terapeutico specifico che è competenza degli specialisti gastroenterologi.

Le cause di questo disturbo funzionale non sono ancora del tutto note e rientrano in quelle condizioni in cui l’eziologia viene definita bio-psico-sociale, dove concorrono fattori psicologici, fattori ambientali e fattori “genetici” intesi come uno specifico modo di ammalare che ciascuno di noi possiede.

Certamente condizioni di stress dovute ad una difficoltà del paziente di adattarsi alle richieste dell’ambiente sono spesso associate a questa sindrome o ne favoriscono l’insorgenza in individui predisposti.

Lo stress agisce attraverso l’attivazione del sistema nervoso neurovegetativo che gestisce funzioni quali la motilità intestinale, la secrezione di acidi gastrici, e altre funzioni che non sono sotto il nostro controllo, come il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, la frequenza del respiro o la temperatura corporea.

Sono situazioni piuttosto frequenti nella pratica clinica, spesso associate a disturbi d’ansia e depressione e ad una grande sofferenza personale con condotte di evitamento causate della difficoltà di gestire la propria quotidianità con il disturbo intestinale.

Per questo è molto importante valutare ogni caso e capire quale è il tipo di terapia più adeguata in quello specifico momento per quel singolo paziente.

La terapia integrata di queste condizioni dovrebbe riguardare sia il controllo degli aspetti sintomatologici intestinali sia le condizioni psichiche sottostanti all’espressione dei sintomi.

In alcuni casi, quando il disturbo è più blando, è possibile utilizzare una Terapia non convenzionale Omotossicologica riservando l’utilizzo di farmaci allopatici alle condizioni più gravi dal punto di vista della sintomatologia.

La Terapia Omotossicologica può anche essere utilizzata nel momento della dismissione del paziente che ha inizialmente utilizzato una terapia allopatica.

Quando la Sindrome del Colon Irritabile è associata a franchi disturbi ansiosi o depressivi la terapia si basa generalmente sull’utilizzo di farmaci Serotoninergici e di ansiolitici specifici in combinazione con molecole antispastiche che modulano la eccessiva motilità intestinale.

Queste terapie hanno solitamente un buon successo riducendo non soltanto i sintomi psichici ma anche le irregolarità intestinali e in generale i sintomi specifici della IBS (Irritable Bowel Syndrome).

 

La Medicina Omotossicologica fornisce alcune possibili alternative terapeutiche che hanno mostrato efficacia da riservare ai casi con sintomatologia meno grave o, come già accennato, da introdurre al momento della sospensione del farmaco serotoninergico.

 

Come trattare i sintomi intestinali

Alcuni prodotti omotossicologici sono indicati per la riduzione della sintomatologia più disturbante come il dolore dovuto alla contrazione della muscolatura liscia dell’intestino, le scariche diarroiche, il gonfiore e il disagio sociale dovuto all’urgenza di evacuare.

Riducendo questi disagi si possono avere effetti positivi anche sull’ansia e sulle condotte di evitamento.

È risultata efficace l’associazione di prodotti low-dose che agiscono come antispastici in associazione con probiotici e prodotti contenenti colosto che ha la facoltà di proteggere la mucosa e aiutare a ridurre la permeabilità intestinale.

Esiste in commercio una formulazione a base di idrogel di silicio, molto utile per i pazienti disturbati da numerose scariche quotidiane.

Questo è un prodotto inerte, cioè che entra nel lume intestinale e inalterato viene eliminato. La caratteristica di questo prodotto è di bloccare la diarrea e di rimuovere molecole tossiche dal lume intestinale operando un vero e proprio wash-out selettivo e anch’esso promuovendo l’integrità della mucosa.

Già con questi prodotti a alcuni semplici consigli dietetici è possibile modulare in positivo la sintomatologia a livello intestinale.

A questi prodotti che modulano e controllano la sintomatologia intestinale possono esserne associati altri che invece lavorano a livello psichico.

La Medicina di Regolazione dispone di alcuni preparati che lavorano per il riequilibrio dell’Asse dello Stress, prodotti che influiscono positivamente sull’assetto psichico alla base o conseguente alle problematiche intestinali.

 

Un approccio terapeutico simile può essere applicato a forme di Dispepsia Funzionale, una condizione che interessa la parte alta del tratto digerente e che è caratterizzata da ipersensibilità dell’organo, ipersecrezione gastrica,  da un aumento della motilità o a volte da un rallentamento della digestione e che si presenta con sintomi quali il bruciore, il gonfiore, sensazione di ripienezza gastrica con inappetenza e nausea.

Cristina Selvi

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Pischiatra Milano Cristina Selvi